Gigabier, la birra di Elon Musk

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La birra di Elon Musk? Una lager con cyberluppoli

Ci si chiede: la birra artigianale – e il prodotto-birra in genere – ha un ruolo definito nell’immaginario collettivo mondiale? Se si, che peso riveste nella comune percezione? Un utile parametro è l’interesse che suscita, una misura dell’interesse può essere l’attenzione che hanno i grandi player – di qualsiasi provenienza – provano sul prodotto.

Quando un imprenditore come Elon Musk pone lo sguardo su un prodotto, state certi che quello specifico prodotto sarà oggetto di attenzioni mai viste.

La notizia dell’uscita sul mercato di Gigabier, la birra prodotta da Elon Musk, mette di buon umore i protagonisti del settore birrario mondiale, per motivi vari (e forse opposti). Se appare prevedibile un sano scetticismo nei confronti di questa Gigabier, è altresì innegabile che – se una volpe come il celebre e controverso CEO di Tesla mette gli occhi sulla birra – questa attira su di se la curiosità di mezzo mondo.

In confidenza: non ci si attende una birra rivoluzionaria o che faccia gridare al miracolo, ma qualcosa di stupefacente che potrà – con le dovute attenzione e accortezza – avere breve vita, ma un riflesso lungo e positivo sugli altri personaggi del settore birra.

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L’uscita di Gigabier

Gigabier – questo il nome della birra di Elon Musk – viene annunciata alla stampa nel 2021, nel corso della presentazione della Gigafactory di Berlino. Per l’imprenditore di Pretoria ogni promessa è un debito, e una missione. Due anni dopo – nell’aprile del 2023 – esce in Europa la Gigabier, la birra ideata dal visionario e controverso manager. La notizia – ripresa da tutti gli organi di stampa ma stranamente priva dei fantasmagorici lanci pubblicitari di Elon Musk – viene accolta con le perplessità del caso.

Destinata al solo mercato europeo, Gigabier viene venduta attualmente on line in una confezione base da tre bottiglie da 33 cl. Il packaging? In perfetto stile elonmuskiano: a prima vista, la bottiglie – totalmente black – assomiglia più ad una confezione di elegante docciaschiuma, o ad un profumo per uomini.

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Gigabier: produzione e stile

Niente estremismi, come ci si potrebbe aspettare da Elon Musk: la Gigabier viene prodotta per celebrare il Reinheitsgebot – con qualche anno di ritardo. Lo stile? Si tratterebbe di una lager tedesca – anche se sullo shop on line di gigabier viene menzionata come pilsner.
Prodotta in Germania e distribuita da BrouwUnie, la Gigabier viene prodotta grazie all’uso dei Cyberluppoli. Questa la descrizione della birra sullo store ufficiale:
Tesla GigaBier emula le forme del Cybertruck e onora i 500 anni di tradizione della produzione di birra tedesca secondo i principi del Reinheitsgebot. Goditi questa birra pilsner in edizione limitata prodotta a Berlino con la nostra esclusiva varietà di Cyberluppoli e note di agrumi, bergamotto e frutta dolce. Ogni bottiglia ha una custodia nera lucida con filigrana Giga luminescente. Prost!
Il prezzo? 89 euro a confezione da 3 bottiglie, comprensive di IVA e spese di spedizione. E come recitava uno spot degli anni 80: provare per credere.

Musk e alcol

Il miliardario sudafricano – noto per lo stile decisamente poco sobrio – non ha mai nascosto le proprie attitudini che coinvolgono anche droghe e alcol. Rimanendo nei termini della legalità, il lancio della Gigabier sul mercato non è certo il primo tentativo di Elon Musk di cimentarsi nel settore degli alcolici.

In molti ricorderanno la Tesla Tequila, un tequila anejo lanciato nel 2020, dal notevole impatto; dalla bottiglia a forma di fulmine, il prodotto andò presto in sold put, nonostante i 250 dollari occorrenti per accaparrarsi ogni singola bottiglia.

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