Birra e Santi

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Birra e Santi, tra il sacro e il profano

Tra i birrai sono molti quelli che hanno un aspetto burbero o litigioso, a volte irriverente. Si sospetta che i devoti siano una minoranza, ma è una certezza che tutti i birrai abbiano dei santi in paradiso. Birra e religione hanno diversi punti di contatto, non di meno una lunga storia millenaria e alcuni momenti e luoghi di comune condivisione. Non è affatto casuale che i rinomati birrifici trappisti siano strettamente legati con l’ordine religioso di impronta cristiana.

Tra le figure artigiane che hanno resistito attraverso il corso della storia, il birraio ha l’imbarazzo della scelta nell’appellarsi a qualche santo. Dall’Italia all’Inghilterra, passando tra la Francia e la Germania, i santi protettori dei birrai sono sparsi per mezza Europa, e appaiono magnanimi verso i loro protetti.

Il legame tra la birra e i santi è dunque saldo, ed esistono leggende e aneddoti che confermano la buona considerazione di cui godono la birra e i birrai. I santi eletti patroni dei birrai sono inaspettatamente numerosi, e mai come in questo caso “non si sa proprio a quale santo appellarsi”

Santi, miracoli e birra

Tra i santi più importanti ve ne sono alcuni che hanno compiuto dei miracoli che riguardano la birra, per questi motivi indicati come patroni dei birrai.

Santa Brigida d’Irlanda

Santa Brigida, nota anche come Brigida di Kildare, nacque nella contea di Louth nel V secolo. E’ tra le figure religiose più venerate d’Irlanda, seconda solo a San Patrizio, dalla cui vita trasse l’ispirazione cristiana.

La sua fama si espanse ben oltre i confini britannici, tanto che nel XVI secolo il pittore rinascimentale Lorenzo Lotto le dedicò un ciclo di affreschi nella cappella Suardi a Trescore Balneario. In uno dei dipinti la Santa è ritratta mentre benedice l’acqua che si trasforma in birra.

Questo episodio è riferito al miracolo che fece la Santa in occasione della quaresima, simile al miracolo delle nozze di Cana attribuito a Gesù. Secondo la storia, nel giorno del giovedi Santo la religiosa, impietosita per la penuria di birra che faceva presagire un parco banchetto pasquale, benedisse l’unico barile di birra presente. Esso si rivelò inesauribile, e bastò a dissetare e rallegrare 18 chiese e le relative comunità per tutto il periodo compreso tra il giovedi e la Pasqua.

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Sant’Arnolfo di Metz

Il Santo francese, dalle origini incerte, visse tra il VI e il VII secolo. Durante la sua vita si distinse per l’etica cristiana, si ritirò nel 627 in un monastero vicino a Remiremont, dove morì e fu sepolto nel 640. L’anno successivo i cittadini di Metz, guidati da Goerico, nipote di Arnolfo, organizzarono una processione per riportare le spoglie nella chiesa dove aveva vissuto.

Il 18 luglio i fedeli riportarono il feretro a Metz e nel tragitto, stravolti dal caldo, decisero di fermarsi in una taverna a Champignuelles. Entrando scoprirono che era rimasto un unico boccale di birra, ma sorprendentemente esso parve inesauribile, tanto che tutti i fedeli riuscirono a dissetasi.

Il miracolo fu attribuito a Sant’Arnolfo e cioè bastò per ritinerlo Santo patrono dei birrai.

San Colombano

Noto anche come Colum Ban, il Santo irlandese che visse per molto tempo in Italia è legato alla città emiliana di Bobbio, dove risiede l’Abbazia di San Colombano. Durante la costruzione dell’edificio originario furono attribuiti al Santo alcuni miracoli.

In un’occasione San Colombano incontrò un gruppo di pagani, i quali stavano sacrificando in onore del dio Wotan un tino di cervogia (antica birra prodotta con orzo o avena). A quella vista, San Colombano li fermò e il tino esplose: il Santo disse ai pagani di non sprecare la birra per il diavolo, ma di berla in nome di Dio.

I Santi birrai

Tra i Santi più venerati ci sono anche quelli che in vita hanno svolto la funzione di birrai, o hanno contribuito allo sviluppo della professione.

Sant’Arnolfo di Soissons

Sant’Arnolfo, vescovo di Soissons, visse nel XII secolo, e quando la carica vescovale gli fu usurpata si ritirò e fondò l’Abbazia di San Pietro a Oudenburg, nella Fiandre. All’interno dell’Abbazia iniziò una attività di produzione di birra, che offriva ai cittadini della città. Arnolfo fu uno dei primi a notare gli effetti benefici della birra, non per ultimo il fatto che, essendo bollita prima di fermentare, era più sana dell’acqua.

Celebrato ogni 14 agosto, il Santo è famoso per il suo detto “dal lavoro dell’uomo e dall’amore di Dio, la birra è venuta al mondo”. Viene sovente raffigurato nei dipinti in abiti vescovili con in mano un pala per mescolare la birra, o con una bottiglia ai piedi.

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Sant’Armando di Maastricht

Nato in Francia nel 584, Sant’Armando di Maastricht fu vescovo e missionario. E’ ritenuto uno dei protetori della birra per via degli elogi verso la bevanda fermentata, che il Santo andava decantando nei suoi pellegrinaggi. Durante i suoi viaggi in Francia, Olanda e Belgio insegnò a produrre la birra, oltre a predicare l’amore verso la bevanda.

Santa Ildegarda di Bingen

Ildegarda di Bingen, nata in Germania nel 1098, fu una donna di spicco nella cultura europea. Fu scrittrice, musicista, filosofa, linguista, naturalista, consigliera politica, drammaturga, poetessa, cosmologa, guarrtrice e visionaria. Monaca benedettina dell’Abbazia di St. Rupert, fù una personalità complessa e innovativa: Basti pensare che fu la prima a descrivere l’orgasmo femminile, argomento inenarrabile nel XII secolo.

La Santa compì anche studi di botanica, che le permisero di scoprire le proprietà stabilizzanti e conservanti del luppolo. Nel suo “libro delle creature” descrive il pullo: “grazie alla sua amarezza blocca la putrefazione di certe bevande alla quali lo si aggunge, al punto che possano conservarsi molto più a lungo“.

San Corrado di Parzham

Nacque a Venushof in Parzham il 22 dicembre 1818 da una famiglia di ricchi contadini bavaresi dalla spiccata devozione. Rimasto orfano a 16 anni, si dedicò alla vita religiosa secondo la tradizione cattolica bavarese. Si contraddistinse per la grande generosità verso il prossimo, in particolare verso i più bisognosi.

In vita era noto perché solito distribuire birra ai pellegrini in visita al santuario, raccomandando però al confratello fra Deodato, addetto alla birreria del convento, di farne “molta e leggera”.

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Altri Santi, altre storie

Ci sono altri Santi indicati come protettori dei birrai, per fattori collegati alla birra.

Sant’Agostino d’Ippona

Il celebre Sant’Agostino, uno dei santi più influenti della storia, è anch’esso considerato patrono dei birrai. Prima di diventare sacerdote, Aurelio Agostino d’Ippona era un uomo dai molti vizi, tra i quali le grandi bevute di birra. Questo è ciò che viene riportato dalle cronache del IV e V secolo.

San Protasio di Losanna

Il Santo elvetico, che fu anche vescovo di Losanna, fu vittima di un incidente mortale nell foresta di Mont Tendre. San Protasio stava aiutando i boscaioli che facevano legna per ricostruire la chiesa di Losanna, quando un albero mal diretto lo colpì. Il corpo fu trasportato in un luogo dove gli fu somministrata una birra, che non lo salvò dalla morte ma contribui a battezzare tale luogo come Bière.

Tutti Santi

Molti altri Santi sono indicati come protettori dei birrai, anche se le storie e le motivazioni si sono perse nel tempo. Tra di essi San Gallo, discepolo di San Colombano, e il celebre San Nicola di Myra, meglio conosciuto come San Nicola di Bari.

Oltre ad essi è doveroso citare San Lorenzo, patrono dei produttori di malto, e San Venceslao, protettore dei fabbricanti di birra, come San Tommaso Becket. San Pietro Martire viene indicato come protettore dei venditori di birra, mentre San Bennone è citato come patrono dei birrai

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Guarda le birre trappiste e d’abbazia, prodotte all’interno dei monasteri:

BIRRE TRAPPISTE E D'ABBAZIA

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